Carissimi e carissime,
finalmente eccomi a voi per qualche breve aggiornamento.
Il mio viaggio di ritorno a Dianra è stato particolarmente lungo!
Dopo una tappa di un giorno a Roma dove ho potuto incontrare amici cari al Centro Aletti (e non solo), ho preso il primo aereo alla volta di Casablanca dove una sorpresa era là ad attendermi: l’anticipazione di tre ore del mio volo per Abidjan! Il che ha significato per me un giorno di attesa nell’hotel RELAX che la compagnia di volo marocchina mi ha messo a disposizione…
Superata l’istintiva rabbia, ho approfittato dell’occasione per riposare. Sono finalmente arrivato ad Abidjan con 24 ore esatte di ritardo, con buona pace del povero padre Raphael che mi aspettava e che aveva lasciato in anticipo il convegno di apertura del nuovo anno pastorale diocesano per venirmi a cercare…
Nonostante fossi dunque arrivato sabato mattina alle 0:50, qualche ora dopo, alle 6:00, eravamo già in viaggio alla volta di Dianra. Non potevamo fare altrimenti visto che le comunità ci aspettavano per la domenica.
Tra varie tappe obbligate a Yamoussoukro e Bouaké (capitale politica la prima, e città più importante del Nord la seconda), siamo arrivati alla fine dell’asfalto verso le 16. Che effetto ritrovare dopo tre mesi gli ultimi 120 km di pista, la mia strada di casa… soprattutto dopo la stagione delle piogge e prima che le compagnie multinazionali del cotone le spianino un po’! Tra tappe varie a Marandallah, Sononzo e Dianra Village siamo arrivati a casa alle 22h45!
A seguire cenetta fraterna con Manolo che ci aspettava con uno squisito gelato al cioccolato da lui preparato per l’occasione.
La domenica seguente, come da programma, mentre Manolo e Raphael sono partiti per celebrare in altri villaggi, io sono rimasto per le due messe a Dianra, in francese la prima ed in senufo la seconda. Vi lascio immaginare la gioia, l’accoglienza ed il clima della celebrazione. E gli abbracci, gli incontri, la festa…
Le foto che allego ve ne daranno qualche immagine. Ah, in alcune mi vedete seduto davanti all’altare perché, dopo il saluto liturgico iniziale, nella messa in senoufo, mi hanno fatto sedere, portato un bicchiere d’acqua e chiesto le “nouvelles”, le notizie! Come a chiunque arrivi da un viaggio secondo tradizione.
Per oggi è tutto.

Buonanotte e a presto!